il check-in era fino alle 23:30; alle 21:00 la signora mi chiama per sapere dove fossimo (un poâ seccata) perchĂ© loro dovevano chiudere (noi avevamo pure provato a chiamare il giorno prima per dire che saremmo arrivati in serata, ma nessuno ha risposto). Le spiego che sullâannuncio erano riportate le 23:30, ma lei nega (dopo, perĂČ, riconosce lâerrore). Intanto, perĂČ, sollecita il nostro arrivo, cosĂŹ noi dobbiamo rimandare la tappa che avevamo da fare.
Arriviamo e, vedendo i cani (struttura che li ammette) ci dice con tono severo ânon saliranno certo sul lettoâ. Dopo la nottata avrei voluto dirle che i cani erano lâultimo dei loro problemi: stanza non fumatori che puzzava terribilmente di fumo e io sono allergica, cosĂŹ antistaminico cortisone.
Copriletto bruciato da sigarette, asciugamani bucati e ventola del bagno che non funzionava - con tanto di sanitari che emanavano odori poco carini.
Tra i servizi câera quello del deposito bagagli: mio marito porta la valigia in âreceptionâ e il signore che câera la mattina pretende di avere unâora precisa per il ritiro: gli spiega che volevamo visitare la cittĂ e saremmo passati nel tardo pomeriggio. Questo si arrabbia dicendo che non capiva. Andiamo al bar a fare colazione, dove si offrono di tenerci loro la valigia. Torniamo, ma era chiuso. Il signore era fuori, gli chiediamo se ci avrebbe potuto aprire e ci risponde arrabbiato âeh, vi fa fatica fare il giro?!â, peccato che noi avessimo consegnato le chiavi per lâentrata secondaria.